sabato 11 luglio 2009

Postilla kafkiana

Non sempre gli incubi finiscono all’alba. L’impiegata del Ministero non era poi così benevolente, né generosa, né competente. In più parlava un francese perfetto, squisito, manieristico. I documenti depennati dalla lista, lunedì scorso, non era un atto di generosità, solo una poco opportuna iniziativa personale. Il mio dossier è stato rifiutato, in barba a quel grande cartello: “Tout dossier incomplet est irrecevable”. E così, martedì mattina, mi accoglie il solito: “Nooooo! Il y a un problème!!!”. Ma questa volta, non è per finta. Mi manca un certificato. Firmato, timbrato, certificato e legalizzato. Lo dice il capo sezione, l’indaffaratissima per cui inavvicinabile e pure molto collerica Madame Safia. La giostra ricomincia. Per altri due giorni.
Giovedì 9 luglio, alle 10 del mattino, ritorno allo sportello. Fa capolino un bel sorriso: “Madame Mancinelli! Voilà le recepisse”. Attenzione: non si tratta del visto. È la ricevuta di deposito della domanda. Ha valore legale, mi assicurano, con questa posso andarmene in giro. Ma scade il 9 agosto. “Le manderemo una notifica per posta”. Io, speranzosa ma incerta, ringrazio profusamente. Per il momento, volto le spalle, sempre con il solito sorriso sulla faccia.
Sono passate due settimane da quando sono arrivata. Il lavoro può finalmente cominciare!

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