lunedì 5 ottobre 2009

Sorry, but…

Viaggiare è bello perché ti fa apprezzare le cose che dai per scontato. Qualche tempo fa leggevo che riflettere su ciò che si ha è un ottimo esercizio per allenare il proprio senso di gratitudine. Stando così le cose, sto quindi unendo l’utile al dilettevole e lavorando per diventare una persona migliore (!).
Quando sono venuta in Madagascar, qualcun’altro che c’era stato prima di me si è stupito che io temessi la mancanza di comunicazione col mondo. C’è bastato poco per rendermi conto che, forse, lui in Madagascar non c’era mai stato, o perlomeno, il suo Madagascar non era lo stesso. In questo Madagascar, dal quale vi scrivo, l’ADSL non è ancora arrivata, il telefono prende solo nelle città e per allegare un file pdf, l’altro giorno, dopo aver cercato e scovato l’unico internet point di questa cittadina di 30.000 abitanti, operazione che già in sé ha richiesto circa una mezza giornata di investigazione, c’ho messo la bellezza di 94 minuti! E questo, a scanso equivoci, se qualche volta mi fa innervosire, il più delle volte mi fa invece riflettere molto profondamente sull’Occidente dal quale provengo e sulla quotidianità di un Paese in Via di Sviluppo, o del Terzo Mondo, come si diceva prima dell’avvento del “politically correct”…ma quella è un’altra storia, e ve la racconterò un’altra volta.
Queste difficoltà tecniche mi costringono a postare con immenso ritardo, intanto che di acqua sotto i ponti ne continua a passare e le situazioni e i sentimenti cambiano velocemente. Ciononostante, non rinuncio alla voglia di nutrire questo blog raccontando fatti che, anche se portano a procedere a ritroso, mi sono utili per documentare tutti i vari passaggi di questi mesi.
Oggi, 5 ottobre, sono di ritorno da 2 settimane di lavoro di campo nelle comunità zafimaniry. Nell’attesa di digerire le informazioni raccolte e le esperienze vissute, vi lascio con quello che succedeva due settimane che sembrano un eternità fa… Buona lettura!

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